La stagione d’opera e balletto 2018/19 dell’ente lirico torinese è composta da 14 titoli: undici opere e tre appuntamenti con la danza, tra i quali il ritorno di Roberto Bolle.
Opera vincit Omnia: è questa la sintesi del nuovo corso del Teatro Regio di Torino, che vede come sovrintendente William Graziosi (ideatore ed ex numero uno della Fondazione Pergolesi Spontini e, successivamente, dell’omonimo festival dedicato ai due compositori marchigiani) e in qualità di direttore artistico Alessandro Galoppini, in scuderia presso l’ente lirico torinese dal 1990, già responsabile dell’area artistica dal 2009.
E la prima novità è l’immagine guida della stagione d’opera e di balletto Il Teatro Regio 2018/19, realizzata da Chiara Cordopatri, vincitrice del bando under 35 “Un’immagine per il Regio”: un cartellone, frutto di un rinnovato progetto artistico, che presenta capolavori irrinunciabili nella vita artistica di un teatro d’opera.
William Graziosi
Il nuovo cartellone ricolloca in primo piano grandi compositori (Donizetti, Bellini, Rossini) con i loro capolavori (L’elisir d’amore, La Sonnambula, L’Italiana in Algeri). Una prima assoluta in tempi moderni impreziosisce la stagione: si tratta dell’Agnese di Ferdinando Päer, dramma semiserio datato 1809, capolavoro della produzione musicale a cavallo tra Settecento e Ottocento, che influenzò profondamente la successiva generazione di operisti (marzo 2019).
Per la danza, oltre al ritorno di Roberto Bolle and Friends (29-31 dicembre), è in cartellone un’altra prima assoluta: La giara, una creazione della Compagnia Zappalà Danza sulla musica di Alfredo Casella: nelle stesse date (12-22 giugno 2019), sarà eseguita Cavalleria rusticana, di Pietro Mascagni, in un nuovo allestimento diretto da Gabriele Lavia.
Roberto Bolle
Chiude la stagione, a luglio 2019, la prima rappresentazione al Regio di Torino di Porgy and Bess, capolavoro teatrale di George Gershwin, nell’unica produzione autorizzata proprio dalla famiglia del compositore, con solisti e coro (tutti interpreti rigorosamente di colore) del New York Harlem Theatre.
Passata è la tempesta… ma niente direttore musicale
”Con il cambiamento della governance, abbiamo vissuto mesi difficili, ma li abbiamo superati, grazie allo sforzo di un’intera comunità: il teatro, i suoi vertici e tutti i dipendenti, che hanno anteposto l’interesse comune a quello dei singoli per raggiungere il pareggio di bilancio 2017, ha dichiarato con soddisfazione la sindaca di Torino, Chiara Appendino - Adesso guardiamo al futuro, la tempesta è passata ma ci sono ancora difficoltà: chi ci permetterà di affrontare il futuro sarà questa comunità che con il suo amore per il teatro fa la differenza. La responsabilità che sentiamo tutti è quella di non disperdere il lavoro fatto”.
E a chi gli chiede ragguagli sulla futura nomina di un direttore musicale in sostituzione di Gianandrea Noseda, il neo-sovrintendente Graziosi risponde, realisticamente senza troppo entusiasmo: ”Quando scegli un direttore musicale devi poter disporre degli strumenti economici adeguati per seguire le sue scelte. Questo non è il momento giusto per venire a Torino, anche da parte di professionisti. Il direttore musicale è una scelta che potremo affrontare fra qualche tempo”.
Spettacolo “La Traviata”
Da Mozart a Verdi, due trilogie nel segno della tradizione
Mentre viene presentato il nuovo cartellone e si realizza l’insediamento dei nuovi vertici del teatro, la Stagione d’Opera 2017/2018 si avvia alla conclusione, proponendo al pubblico la trilogia Mozart/Da Ponte, composta da Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte: un grande sforzo produttivo che prevede l’allestimento di un’opera diversa ogni giorno, da martedì 26 giugno a domenica 8 luglio, per un totale di dodici recite.
Restando in tema di trilogie, un ideale fil rouge unisce la stagione che volge al termine con quella che sarà inaugurata il prossimo 10 ottobre da Pinchas Steinberg, sul podio del Regio per dirigere Il Trovatore, di Giuseppe Verdi, nell’allestimento del Teatro Comunale di Bologna. Per la prima volta, infatti, l’intera trilogia popolare verdiana - completata dalla Traviata a dicembre e dal Rigoletto a febbraio 2019 - sarà ospitata a Torino nella stessa stagione.